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Madonna della Fontane

Ultima modifica 3 maggio 2023

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Il Santuario della Madonna delle Fontane è collocato in un luogo suggestivo, immerso nel verde e nel silenzio, solo a tratti rotto dall’acqua delle fonti, in un paesaggio naturale che favorisce la riflessione e la meditazione.
E’ facilmente raggiungibile, con una passeggiata di 10 minuti da Pian della Castagne, al termine di via Villa Mattina, dove è possibile posteggiare le autovetture.

Le sue origini non sono note con certezza. Per certo sappiamo che nel 1734, in occasione della visita pastorale del cardinale Angelo Maria Querini, il parroco di Caino don Giuseppe Ghedi scriveva tra l’altro: “ .. vi è poi una piccola chiesetta o sia Santella in cui s’adora una Immagine di Maria Addolorata per cui si conservano dalla Spett. Comm.ta trecento lire piccole offerte per limosine. Qual Santella è lontano un mezzo miglio dalla Parrocchiale…”
Si ritiene che quella cappelletta sia l’odierna sacrestia del santuario, eretta probabilmente fra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 a seguito di qualche epidemia (forse la peste di S. Carlo degli anni 1575-1577 o l’epidemia del 1617 quando i cadaveri degli appestati riempirono l’ossario della pieve della Mitria a Nave , oppure la peste bubbonica del 1629-1630 che decimò la popolazione del bresciano). Secondo la leggenda, infatti, l’Addolorata sarebbe apparsa ad un mandriano muto suggerendo il rimedio per sconfiggere un terribile morbo.

Alla piccola cappella primitiva si accede da una porticina dietro il presbiterio. Con ogni probabilità dove oggi si apre una finestra era posta un tempo la sacra effige della Madonna: così fanno supporre la preziosa cornice in stucco e gli Angeli in volo dipinti ad affresco, recanti i simboli della Passione.
Il santuario attuale, per tradizione detto delle Fontane, venne realizzato in diverse fasi fra il 1743 (anno in cui fu approvato il primo progetto) e il 1777 quando vennero completati il portico esterno e l’atrio. Come compare nell’iscrizione sull’architrave del portale – DEPARAE DOLORIS GLADIO TREANSFIXAE COMMUNI CAJNI SACRAVIT. Anno JUBILEI 1750 – l’edificio venne consacrato in occasione dell’anno giubilare.

Al santuario si accede mediante un viale acciottolato, cinto da alti muri in cui sono disposte due fontane (sovrastate da un’edicola) dalle quali zampilla l’acqua. In cima al viale, di fronte all’ingresso, fa bella mostra una terza grande fontana circolare a due vasche.
All’interno l’edificio sembra più esteso di quanto non sia nella realtà. Il progettista, il noto architetto Domenico Corbellino, seppe modulare con armonia gli spazi, alternando sporgenze e rientranze, spiccata elevazione e forte plasticità degli elementi creando così un ambiente monumentale e suntuoso.
La chiesa è una breve aula a due campate. La navata è decorata da stucchi barocchetti ed eleganti affreschi del ‘700 presenti nella cupola e nella volta del presbiterio. Il tema iconografico che ricorre nei dipinti, ma anche negli elementi architettonici (i capitelli ionici dell’esterno e quelli corinzi dell’interno) è ispirato alle virtù mariane, alla Pietà e alla Passione di Cristo.
Nel corso dell’800 la chiesa venne abbellita da altri affreschi: l’ Ecce Homo e il Cuore Immacolato di Maria lungo la navata, l’Incoronazione della Vergine e la Veronica in sagrestia.

Per tre secoli luogo di sollievo delle umane sofferenze, Madonna delle Fontane ha visto il largo concorso della popolazione di Caino. Specialmente in tempo di guerra vi accorsero le nostre donne, che a volte salivano scalze, per affidare alla protezione celeste il marito, il padre o i figli lontani.
Nella chiesa è esposto un documento in cui si legge: “ I capi famiglia di Caino, in ringraziamento alla Madonna delle Fontane, per aver preservato il paese e le campagne da ogni violenza e distruzione durante la guerra 1940 - 1945 s’impegnano di portarsi al suddetto Santuario, per 5 anni, nella seconda festa di Pasqua per la Messa solenne e il Vespro. Caino 13 maggio 1945 ”. Seguono le firme di 134 capi famiglia.
Ancora oggi vi si reca, per tradizione, il Lunedì dell’Angelo e il 15 settembre, festa della Madonna Addolorata. Le mamme vi si recano inoltre il Venerdì di Passione.


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